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Il fritto? Se è di qualità non ingrassa

Nelle mense scolastiche di molte città dal nord, da Padova a Vicenza sino a Milano debutta il piatto unico, con le ricette della tradizione o addirittura etniche. La soluzione che per certi nutrizionisti rappresenta un pasto equilibrato non piace molto ai genitori che accusano: è un modo dei Comuni per risparmiare. (Repubblica di sabato). Intanto sempre in tema diete, sul Corriere della Sera di domenica scopriamo che mangiare fritti non è più peccato se il piatto è preparato a regola d’arte e consumato nell’ambito di una dieta variata. Per ottenere una frittura ad hoc riducendo l’assorbimento dei grassi è importante mantenere la temperatura dell’olio tra i 160° e 180° C, non mettere troppi alimenti insieme nella friggitrice ed infine sgrondarli su carta assorbente. Altro elemento fondamentale la scelta dell’olio, meglio se extravergine o di arachide, che non deve essere riutilizzato. Sempre sulle pagine del Corriere nella sezione Salute di oggi, uno studio dell’Università di Portsmouth (UK), attribuisce a un naso fine, ovvero un olfatto molto sviluppato e selettivo, il rischio obesità. Renderebbe infatti impossibile resistere alla tentazione di continuare a mangiare anche quando in realtà si è sazi.

via Club di Papillon

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