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Ecco come fronteggiare la disastrosa riforma GelminTremonti

In piena continuità con l’assemblea nazionale di tutte le realtà auto-organizzate del precariato della scuola italiana tenuta a Napoli il 31 gennaio scorso, dove ha preso corpo l’iniziativa dello sciopero degli scrutini da poco conclusa con con grande successo e sulla base della proposta condivisa e lanciata a Roma da vari gruppi e comitati durante il convegno Cesp del 14 maggio scorso, si è riunita a Bologna in data 27 giugno 2010 l’Assemblea Nazionale unitaria del movimento dei precari della scuola.
Tutti i partecipanti all’Assemblea sono convenuti sull’ampio successo dello sciopero degli scrutini come segnale di una rinnovata volontà del mondo della scuola di dare avvio a forme di lotta autonome ed efficaci.
Vista anche la recente pronuncia del TAR che sospende tutte le operazioni relative alla riforma delle scuole superiori fino al 19 luglio, si ritiene necessario supportare tale sentenza con mobilitazioni immediate sul territorio.
Per questo l’assemblea ha deciso di dare l’avvio ad un percorso di mobilitazione comune stabilendo fin da subito il seguente percorso di lotta:

· Invio di una diffida a tutti gli U.S.P. dal procedere alle operazioni di determinazione degli organici delle scuole superiori
· Organizzazione di presidi diffusi e continui davanti agli U.S.P. (con l’eventuale richiesta di attivazione degli osservatori permanenti)
· Partecipazione al presidio del 6 luglio a Roma davanti al senato per protestare contro l’approvazione della finanziaria (promossa dai Precari Cobas)
· Partecipazione al presidio del 15 luglio davanti a Montecitorio per chiedere l’audizione alla commissione cultura (promosso dal Coordinamento dei Precari della Scuola)
· Azioni di disturbo il giorno delle nomine
· Boicottaggio degli esami di riparazione
· Stato di agitazione fin dal primo giorno di scuola con picchetti davanti alle scuole
· Costruzione del blocco degli scrutini per il primo trimestre/quadrimes tre del prossimo anno scolastico.

Infine l’assemblea si impegna e fa appello a tutti i colleghi a mettere in atto forme di non collaborazione quali: non dare la disponibilità ad accettare ore aggiuntive oltre le ore previste dal contratto nazionale, non accettare di insegnare in classi sovraffollate e, più in generale, tutto ciò che va oltre i doveri di servizio, al fine di non rendersi complici di una operazione di smantellamento della Scuola Pubblica che ad oggi prosegue in modo dissennato anche grazie all’inconsapevole volontariato del personale scolastico.

Firme
Coordinamento Precari Scuola Bologna
Coordinamento Precari Cobas Cagliari
Coordinamento Precari Scuola Catania
Gruppi Azione Precaria Genova
Coordinamento Scuola Mantova
Coordinamento Lavoratori della scuola “3ottobre” Milano
Movimento Scuola Precaria Milano
Coordinamento Precari Scuola Modena
Coordinamento Precari Scuola Napoli
Rete Precari Scuola Pisa
Rete Precari Veneto
Comitato Insegnanti e Ata Precari Cobas Roma
Coordinamento Precari Scuola Roma
Comitato Insegnanti e Ata precari Cobas Salerno
Coordinamento Precari Scuola Siena
Rete Precari Terni
Rete Organizzata Docenti e Ata Precari Venezia
Coordinamento Precari Scuola Ravenna
Coordinamento Precari Reggio Emilia
Coordinamento insegnanti scuole superiori “La Politeia” di Modena